Favourite physical places for well-being

di KALEVI KORPELA
PhD, Professor of Psychology, Tampere University, Finland

Personal website: http://www.favoriteplace.info/Korpela_Kalevi.htm 

EnviWell research group: https://research.tuni.fi/enviwell/ 

Some observations from our recent studies in the EnviWell research group

Recently, we have continued to investigate the benefits of favourite physical places for wellbeing based on the idea of environmental self-regulation. We think that everyday favourite places are used as a coping mechanism to enhance subjective well-being through reflection, emotion and stress regulation and withdrawal. Thus far, categorizations of affect regulation strategies and coping methods have largely ignored the use of these environmental strategies, that is, the use of specific sociophysical settings (urban and natural favorite places) and their experiential contents as a common means of affect and stress regulation. In a 9-country survey study, we showed that Environmental regulation formed a separate factor of affect regulation among the well-known other strategies, such as, cognitive reappraisal, talking, and venting. The perceived frequency of use and efficacy of environmental strategies were positively related to perceived health. Moreover, the perceived efficacy of environmental strategies was positively related to life satisfaction in regulating sadness. In another study with Finnish and Hungarian participants, we investigated the connection between reasons for visiting the favourite place, consequent experiences and perceived well-being (satisfaction with life and perceived health). Concerning the relationships between reasons, experiences and well-being variables, all of the three reason factors (“sad, depressed”; ”happy, well”; “alone, reflective") were significantly and positively related to the factor “Experiences of positive recovery of self” in the favourite place. This indicates that favourite places do indeed facilitate self-regulation by transforming negative cognitions and feelings into positive ones. However, positive recovery experiences were not related to well-being but distress experiences were negatively related to life satisfaction and perceived health. 

Currently, we are investigating the results of a 5-country study where we analyzed restorative experiences in favorite indoor and outdoor urban places using a top-down approach by including psycho-environmental variables (nature and urban orientedness, place attachment and place identification) and personality traits (Big Five). In a study of environmental preferences and restoration (instoration here: perceptions of restorative potential and outcomes without a prior stress intervention are called instorative) we had the participants rate urban and natural scenes in terms of preference, instorative experiences, and affects. In two online experimental studies, we showed a primacy effect for instorative perceptions; that is, evaluations of the instorative benefits of a scene are more effective predictors of ratings of preference than preference ratings of perceived instorative benefits. This was true for both natural and urban types of scenes. 

Another line of research is looking at the effectiveness of a nature-based rehabilitation for depressive patients. The intervention called Flow with Nature is developed by professional psychologists in our group. The intervention is based on previous research on the health and wellbeing benefits of green and blue spaces, favourite places in nature, self-regulation and social support. The support and benefits of nature environment are intentionally incorporated as a part of interaction, group and change processes. The Flow with Nature -treatment intervention is also informed by integrative psychotherapy, theories of cognitive behavioural therapy and creative arts therapies. We carried out a randomized controlled trial and measured e.g. self-reported depression, work ability and restorative experiences at the beginning, at the end of the 12-week intervention  and at 3-month follow-up. Restorative experiences were measured before and after every meeting. Analyses of the results are underway.



VERSIONE ITALIANA

I LUOGHI PREDILETTI PER IL BENESSERE 

Recentemente, abbiamo continuato a studiare i benefici dei luoghi fisici preferiti per il benessere basandoci sull'idea dell'autoregolazione ambientale. Pensiamo che i luoghi preferiti di tutti i giorni siano usati come un meccanismo di coping per migliorare il benessere soggettivo attraverso la riflessione, la regolazione delle emozioni, dello stress e il ritiro. Finora, le categorizzazioni delle strategie di regolazione dei sentimenti e dei metodi di coping hanno largamente ignorato l'uso di queste strategie ambientali, cioè l'uso di specifici ambienti socio-fisici (luoghi preferiti urbani e naturali) e i loro contenuti esperienziali come un mezzo comune di regolazione dei sentimenti e dello stress. In uno studio di indagine in 9 paesi, abbiamo dimostrato che la regolazione ambientale forma un fattore separato di regolazione emotiva tra le ben note altre strategie, come la rivalutazione cognitiva (cognitive reappraisal), il parlare e lo sfogarsi. La frequenza d'uso percepita e l'efficacia delle strategie ambientali erano correlate positivamente alla salute percepita. Inoltre, l'efficacia percepita delle strategie ambientali era positivamente correlata alla soddisfazione di vita nel regolare la tristezza. In un altro studio con partecipanti finlandesi e ungheresi, abbiamo indagato la connessione tra le ragioni per visitare il luogo preferito, le esperienze conseguenti e il benessere percepito (soddisfazione per la vita e salute percepita). Per quanto riguarda le relazioni tra ragioni, esperienze e variabili di benessere, tutti e tre i fattori delle ragioni ("triste, depresso"; "felice, bene"; "solo, riflessivo") erano significativamente e positivamente correlati al fattore "esperienze di recupero positivo di sé" nel luogo preferito. Questo indica che i luoghi preferiti facilitano effettivamente l'autoregolazione trasformando le cognizioni e i sentimenti negativi in positivi. Tuttavia, le esperienze di recupero positivo non erano correlate al benessere, ma le esperienze di distress erano correlate negativamente alla soddisfazione di vita e alla salute percepita.

Attualmente, stiamo analizzando i risultati di uno studio in 5 paesi in cui abbiamo analizzato le esperienze di recupero nei luoghi urbani preferiti all'interno e all'esterno utilizzando un approccio top-down, includendo variabili psico-ambientali (natura e orientamento urbano, attaccamento al luogo e identità di luogo) e tratti di personalità (Big Five). In uno studio sulle preferenze ambientali e la rigeneratività (qui instorationle percezioni del potenziale di rigeneratività e i risultati senza un intervento di stress precedente sono chiamati instorative) abbiamo fatto valutare ai partecipanti scene urbane e naturali in termini di preferenze, esperienze di instoration e sentimenti. In due studi sperimentali online, abbiamo mostrato un effetto primario per le percezioni di instoration cioè, le valutazioni dei benefici di instoration di una scena sono predittori più efficaci delle valutazioni di preferenza rispetto alle valutazioni di preferenza sui benefici di instoration percepiti. Questo era vero sia per i tipi di scene naturali che per quelle urbane.

Un'altra linea di ricerca sta esaminando l'efficacia di una riabilitazione basata sulla natura per i pazienti depressi. L'intervento chiamato Flow with Nature è sviluppato da psicologi professionisti del nostro gruppo. L'intervento si basa su ricerche precedenti sui benefici per la salute e il benessere di spazi verdi e blu, luoghi preferiti nella natura, autoregolazione e supporto sociale. Il supporto e i benefici dell'ambiente naturale sono intenzionalmente incorporati come parte dell'interazione, del gruppo e dei processi di cambiamento. L'intervento di trattamento Flow with Nature è anche supportato dalla psicoterapia integrativa, dalle teorie della terapia cognitivo-comportamentale e dalle arti creative. Abbiamo condotto uno studio controllato randomizzato e abbiamo misurato, per esempio: la depressione auto-riferita, la capacità lavorativa e le esperienze rigenerative all'inizio, alla fine delle 12 settimane di intervento e al follow-up di 3 mesi. Le esperienze rigenerative sono state misurate prima e dopo ogni incontro. Le analisi dei risultati sono in corso.